Palazzo Re Enzo e gli edifici del centro circostanti si sono popolati di adolescenti, robot, bambine e bambini, insegnanti ed esperti di nuove tecnologie.
Sono state giornate ricche di iniziative formative e confronti per raccontare e approfondire i temi del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) con laboratori, biblioteche e atelier aperti, buone pratiche, gare di innovazione, hackathon e concorsi per le scuole. Gli eventi, molto ben organizzati, sono stati divisi per aree tematiche e collocate in diverse zone del centro storico di Bologna. Circa 190 eventi formativi, 44 dei quali sono stati tenuti da docenti dell’Emilia-Romagna.
L’Agorà, ha ospitato una serie di speech: gli youtuber di EduTube, il progetto di divulgazione scientifica online, tutti i contributi su Piano Nazionale Scuola Digitale, l’Agenda strategica 2030 e i fondi strutturali per l’innovazione digitale. Alcuni ragazzi della Generazione Millennials hanno condiviso le loro storie di innovazione e sfide al mondo del lavoro fatte soprattutto di protagonismo e coraggio.
La Sala Inspirational, situata in un’ala del Salone del Podestà al primo piano di palazzo Re Enzo, è stato uno spazio dedicato a dibattiti, confronti su buone pratiche , innovazioni e applicazioni del digitale ed ha ospitato interventi più specifici, in un contesto più raccolto ma logisticamente in continuità con la platea dell’Agorà mentre nella sala Teachers Matter si sono tenuti, a porte chiuse, i laboratori rivolti agli insegnanti dal titolo Learning Journeys 2018.
L’Hack Arena invece, allestita con tavoli rotondi e prese di corrente dappertutto, ha visto al lavoro i gruppi di ragazzi impegnati nel model 2030, ovvero la prima simulazione internazionale dedicata ai 17 obiettivi dell’Agenda strategica 2030. Appena conclusi questi progetti partirà l’Hack-2030, con 100 studenti che parteciperanno al primo hackathon della scuola italiana sulle sfide dell’Agenda strategica 2030.
La Future Zone, situata nella Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo, comprendeva due aree:
● WORKSHOP per studenti;
● BUONE PRATICHE: area in cui, attraverso appositi spazi espositivi e laboratoriali, sono stati proposti esempi di buone pratiche realizzate da scuole di tutto il territorio nazionale, selezionate sulla base di una specifica call di adesione. Il salone dove ogni scuola ha presentato i propri progetti tecnologici, di robotica, design e innovazione scientifica era piena di entusiasmo, di vita, di ispirazione e di “giovinezza”, tutti questi bambini e adolescenti sicuri e preparatissimi, orgogliosi dei loro esperimenti. L’atmosfera caotica e colorata, i neon e le luci dei vari dispositivi hanno reso affascinante il continuo brulicare di bambini, ragazze e adolescenti intenti in spiegazioni, test, dimostrazioni. Prima di lasciare la stanza ognuno ha avuto la possibilità di votare uno dei progetti.
Nello Spazio Ricreazione, organizzato nel chiostro del palazzo, un susseguirsi di concerti, spettacoli di danza e musica messi in scena dai ragazzi.
In Piazza, invece, tutto intorno al palazzo: installazioni, gare di droni e di robotica, un Robot Circus, allestito come un vero e proprio ring, una serra digitale, ma soprattutto tantissimi altri workshop formativi, come quelli ospitati dall’adiacente Urban Center e quelli per docenti della durata di 1 ora e mezza sugli strumenti, i software e le nuove pratiche per la didattica digitale all’interno delle Edububbles.
URBAN CENTER, - Il terzo piano dello Urban Center, di fronte a palazzo Re Enzo, e’ stato completamente dedicato a workshop su logica e pensiero computazionale, creatività digitale, stem, educazione ai media e innovazione didattica, con un programma di attività organizzato in diverse sessioni.
L’appuntamento istituzionale con la Ministra Valeria Fedeli, con il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e con il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, è avvenuto venerdì 19 gennaio alle 17 a Palazzo Re Enzo. Al centro dell’incontro, il punto sul PNSD, una riflessione sui risultati dei gruppi di lavoro ministeriali sull’uso dei dispositivi personali in classe e sulle metodologie didattiche innovative.
Bisogna dire che le Istituzioni Scolastiche dell’Emilia-Romagna, dall’approvazione e successiva diffusione del Piano Nazionale Scuola Digitale, hanno saputo efficacemente armonizzare le azioni formative realizzate dal Servizio Marconi TSI (lo staff per l’innovazione digitale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e presente con 20 docenti in numerosi eventi) con l’accesso a finanziamenti legati ad avvisi pubblicati nell’ambito del Piano Operativo Nazionale “P.O.N. per la scuola 2014-2020” e alla partecipazione a bandi promossi dall’Amministrazione Centrale per l’arricchimento dell’offerta formativa.
I fondi, molto elevati e a disposizione di qualunque Istituto Scolastico avesse voluto presentare progetti validi, sono stati utilizzati per l’implementazione delle reti LAN e W-LAN e per la costruzione di ambienti digitali negli Istituti Scolastici, un finanziamento complessivo pari a € 2.241.578 a fronte di 152 progetti complessivamente presentati.
A questi finanziamenti si sono affiancati quelli ottenuti in seguito alla partecipazione all’avviso PON (Piano Operativo Nazionale) finalizzato anch’esso alla realizzazione di ambienti digitali, ma rivolto specificamente ai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (un finanziamento pari a €103.673.) della provincia di Bologna.
Significative sono state inoltre le risorse erogate dal programma “PON per la scuola” per la formazione dei docenti. Con l’avviso n. 2670 del 08 febbraio 2016, finalizzato all’individuazione di snodi formativi territoriali, le 4 istituzioni scolastiche individuate per la provincia di Bologna hanno ottenuto complessivamente € 100.063,00, risorse grazie alle quali hanno potuto attivare progetti di formazione in servizio organizzati secondo le esigenze e i fabbisogni del territorio e finalizzati a supportare la scuola nell’implementazione del digitale nella didattica e nelle procedure amministrative.
I dati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna parlano di una massiccia partecipazionea Futura 2018: seicento le Scuole e 1.434 gli iscritti come semplici visitatori, 211 workshop formativi rivolti agli operatori della scuola ai quali si sono iscritti 2.969 tra docenti e dirigenti scolastici; 400 circa gli studenti coinvolti in hackathon e simulazioni che sono stati presenti per tutti e tre i giorni a Palazzo Re Enzo.
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