JAZZMI Free
Più di 50 eventi tra concerti gratuiti di musica jazz, mostre, dj set e incontri. Il Belvedere Enzo Jannacci del Palazzo Pirelli ospitera’ la serata inaugurale il 2 novembre ed anche lo spettacolo di chiusura il 12 novembre con i concerti di giovani gruppi selezionati dal Conservatorio Giuseppe Verdi.
JAZZMI Kids
Sezione speciale che vede protagonisti i ragazzi con Giocajazz, progetto di Massimo Nunzi.
Due gli appuntamenti: il 4 novembre alle ore 16.00 alla Casa della Carità del Quartiere Adriano e il 5 novembre alle ore 16.00 all'Anguriera di Chiaravalle. In programma anche un laboratorio alla Rotonda della Besana, dal 7 al 9 novembre alle ore 17.00, organizzato da Massimo Serra e Remida.
JAZZMI Art
Grandi mostre per tutta la durata del Festival a cominciare da quella al Palazzo Litta che ospita la mostra fotografica di Roberto Masotti, uno dei più stimati fotografi al mondo, che raccoglie immagini dei protagonisti del jazz. Al Blue Note la mostra All - COOL di Chioccia & Tsarkova e all'Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele, Jazz in Town mostra di Pino Ninfa, che racconta il rapporto tra le grandi città e il jazz.
JAZZMI Books
parole, musica e appassionanti incontri jazz, come quello del 4 novembre alla Rotonda della Besana con Paolo Fresu che presenta “La musica siamo noi” mentre il 10 novembre allo IULM l'autore Luca Cerchiari presenta Una Storia della Musica.
JAZZMI Movies
Una rassegna cinematografica che presenta le grandi storie del jazz con spettacoli al Cinema Anteo,
JAZZMI Stories infine con approfondimenti, presentazioni e interviste con gli artisti protagonisti del Festival
Clicca qui per il programma completo di JAZZMI http://www.jazzmi.it/it/programma
Una anteprima del 2 Novembre:
Giovedì 2 Novembre per l'opening di JAZZMI, appuntamento con i Chicago Stompers feat. Lino Patruno con i Blue Four, sul palco di Spirit de Milan.
I Chicago Stompers sono la big band italiana più giovane specializzata nel repertorio delle orchestre americane degli anni '20 e '30. I loro arrangiamenti riproducono fedelmente quelli originali portando sul palco strumenti musicali inusuali e particolari per far rivivere quel rovente "hot jazz" del passato. Tutti i musicisti sembrano perfettamente a loro agio con gli strumenti e gli abiti propri dell'epoca e creano uno spettacolo da vedere e da sentire. Tutto è studiato nei minimi particolari, dall'estetica degli artisti all'allestimento delle location, alle movenze degli artisti interpretati. Nel loro mondo la musica si gode a pieno e tutto questo diventa un modo per avvicinare al jazz anche i non appassionati del genere.
La Band ha all'attivo quattro dischi prodotti dal 2003 di cui l'ultimo, Sing…It’s Good For You!, uscito proprio l'anno scorso. I Chicago Stompers sono nati nel 2002 e da subito l'idea è stata quella di creare un progetto che unisse l'intrattenimento ad una vera e propria opera filologica e da allora si sono esibiti in alcuni dei più prestigiosi jazz club della penisola e in moltissimi festival.
Giovedì 2 novembre, inaugurazione di JAZZMI 2017 con Push Up Quintet + Orion Trio al Belvedere Enzo Jannacci, ultimo piano del Palazzo Pirelli.
Il Push Up Quintet nasce dall'incontro tra cinque giovani studenti del Conservatorio G. Verdi di Milano e dall'esperienza condivisa presso i corsi del dipartimento jazz. La formazione lavora sui classici del repertorio jazzistico scardinandone le fondamenta attraverso l'unione di influenze differenti: si spazia dal gusto puro per il funk alla passione per l'elettronica, non trascurando le sonorità fusion più contemporanee. Il gruppo alterna al lavoro sugli standard un interesse particolare verso i grandi nomi del jazz moderno (Steve Swallow, Dave Holland), di cui riarrangia ed esegue alcuni tra i brani più significativi.
L'Orion Trio nasce dall’incontro di tre musicisti in occasione di diverse collaborazioni all'interno del Conservatorio G. Verdi di Milano. L'Orion Trio propone reinterpretazioni di alcuni brani del maestro Edward Kennedy Ellington, compositore influente e ampiamente riconosciuto a livello mondiale, elaborandoli secondo una nuova e personale sensibilità musicale che tende ad una sonorità vicina al jazz contemporaneo.