La mostra offre una passeggiata nella storia del costume attraverso l’evoluzione del gusto e dello stile, tagli, tessuti e creatività dei più grandi costumisti e il lavoro delle maestranze scaligere.
Solo per questo restauro dei 24 costumi “Ci sono voluti più di due anni di lavoro”, racconta Vittoria Crespi, “il restauro ha richiesto la collaborazione di diversi specialisti, perché diverse sono le tecniche con cui sono realizzati, dai merletti alle plastiche”.
“La mostra ha molte chiavi di lettura”, continua la curatrice, “ogni costume di scena viene ambientato nel suo contesto, con i figurini e i bozzetti preparatori. Si può leggere così come cambiano lo stile e il modo di disegnare la scena”. Soluzioni innovative che, dal palcoscenico della Scala, arrivano sulle passerelle del mondo. Perché qui, in teatro, i grandi artisti hanno avuto la libertà di sperimentare e il coraggio di osare cose mai viste prima. “Incantesimi” che raccontano anche la storia della moda.
A firmarli i più noti costumisti della storia del teatro, premi Oscar, Registi e grandi Stilisti.
Fra i tanti ricordiamo i premi Oscar Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Franca Squarciapino, ma anche Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Alexandre e Nicola Benois, e grandi stilisti come Gianni Versace e Karl Lagerfeld.
Si celebrano, così, anche l’identità del nostro teatro e dei suoi interpreti, gli spettacoli memorabili con la regia di Luchino Visconti, Giorgio Strehler, Luca Ronconi e Robert Wilson, tra gli altri.
E poi le dive che hanno reso immortali queste creazioni, ricordiamo Maria Callas, Renata Tebaldi, Carla Fracci, Montserrat Caballé, e non dimentichiamo i grandissimi Rudolf Nureyev e Boris Christoff.
Possiamo giustamente affermare che mai come nel teatro d’opera il costume “è” il personaggio, lo rappresenta, gli suggerisce gesti e movimenti.
Occasione unica per correre a vedere “Incantesimi” perche’ al termine dell’esposizione, il prossimo 28 gennaio, quei pezzi unici torneranno nei loro depositi all’Ansaldo, dove verranno riposti con cura e accessibili solo a qualche addetto ai lavori.
Una goccia rispetto ai circa 60 mila pezzi, di cui almeno un migliaio quelli storici. Un patrimonio sconfinato e inestimabile che meriterebbe ben altra sorte. Come del resto i quasi diecimila costumi del Piccolo, anche loro testimoni di spettacoli straordinari e anche loro chiusi nei magazzini del teatro in attesa di trovare qualcuno che si decida a tirarli fuori.
Giancarlo Ferre’ aveva un vecchio desiderio di poter creare tutti insieme un Museo del Costume Teatrale e della Moda, di cui aveva sussurrato al direttore del Piccolo Sergio Escobar, e che un domani potrebbe diventare realtà diventando un altro motivo di attrazione della citta’ di Milano.
Da piu’ voci si chiede che venga infine creato lo spazio in cui far rivivere tutte queste testimonianze di una creativita’ di altissima qualita’ e tutta italiana!
Scala e Piccolo sono infatti due eccellenze della nostra città e non solo ma anche dell’Italia, dell’Europa e del Mondo intero, visto l’attrazione magica che già esercita su chiunque il prezioso Museo della Scala.
Sarebbe cosa giusta che Milano, capitale della moda e della lirica, sapesse creare un luogo dove raccogliere quei sogni di stoffa, della scena e magari anche della passerella, dato gli scambi frequenti tra questi mondi.
Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e dall’Associazione Amici della Scala con la collaborazione del Teatro alla Scala, la mostra “Incantesimi” resterà aperta al pubblico dal 10 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 con ingresso gratuito.
La mostra si avvale della Medaglia del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lombardia e della Città Metropolitana di Milano.
Telefono per informazioni: +39 02 88445181
E-Mail info: info@amicidellascala.it
Sito ufficiale: http://www.palazzorealemilano.it
Scrivete in tanti perche’ “Incantesimi” diventi realta’ di tutti i giorni in quel famoso Museo del Costume Teatrale e della Moda!!!
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