Atmosfera commovente quella che si e’ vissuto al Consolato anche per la presenza di Leonardo Cenci, atleta malato di cancro e operato nel 2012 unico anno in cui non si e' corsa la maratona, che quest’anno con una forza incredibile (supportato da tanto amore per lo sport e da tanta tanta e palpabile fede) correrà nuovamente la Maratona accompagnato dall’oncologa Chiara Bernardi. Leonardo Cenci, che ha compiuto in questi giorni 45 anni, ed è stato festeggiato a sorpresa al termine della serata al Consolato con una torta, ha detto orgoglioso: "Ora saro' il primo italiano che ha finito la Maratona con un cancro in corpo”. Leonardo, insignito nel 2016 e nel 2017 dal Coni della medaglia al valore atletico, oggi lotta con la sua associazione “Avanti tutta” per far capire ai malati che vivere con il cancro si può e si puo' anche di corsa.
Anche quella di Franca Fiacconi è una bella storia: classificata seconda nel ’96 e terza nel ’97, si era ripromessa di tornare a partecipare alla Maratona di New York solo dopo aver vinto la Maratona di Roma e il Campionato italiano. Così è stato e nel 98' ha vinto la Maratona della Grande Mela.
Atmosfera oltremodo festosa grazie dunque alla numerosissima e motivata presenza italiana a questa grande maratona tanto da aver ispirato l'hashtag #lacaricadei3002 (ovvio riferimento al celeberrimo film di Disney “La carica dei 101”) con il quale si potrà seguire sui social l’intera manifestazione.
Il Console ha annunciato anche che per la prima volta nella storia della Maratona tra la 90esima e la 91esima strada, sulla Fifth Avenue, sorgerà un “Italian Corner” che fungerà da quartier generale per l’Italia che corre, e dove sventolerà il nostro tricolore.
Il Console, Francesco Genuardi, ha ribadito piu' volte all'evento inaugurale che vuole fare del Consolato oltre che un “Municipio degli Italiani” anche un luogo di ritrovo, confronto e dialogo degli appartenenti alla Comunita' italiana. Una grande "Piazza" nel senso piu' bello, dove si va volentieri, ci si scambiano opinioni, si parla di lavoro, ci si conosce, ci si confronta. Un luogo che in Italia sopravvive ormai solo nei Paesi o nelle piccole Cittadine.
Ieri, sabato 4 novembre, alle 6:30 pm presso il Santuario di Our Lady of Pompeii, al Village, e' stata celebrata anche una messa in italiano con lo splendido Coro SOL per benedire la partecipazione dei nostri concittadini alla Maratona. Così quei tanti Italiani accomunati dall’amore per New York, per lo sport, e naturalmente per l’amore per il proprio Bel Paese hanno avvertito qualcosa che da tanto manca in Italia, una vicinanza, un sentimento di orgoglio nazionale. Orgoglio ancora più giustificato come ha spiegato il Console nel suo intervento perche’ quello italiano è il gruppo straniero più numeroso che gareggerà nella Maratona di New York 2017.
Oggi domenica 5 novembre, attesi dunque 3000 italiani tra gli oltre 50.000 che affronteranno i 42,195 km nella città statunitense. Tra gli altri, nell’edizione numero 47 della gara più suggestiva del mondo lungo i cinque distretti della Grande Mela, dal ponte di Verrazzano fino all’arrivo nella cornice verde di Central Park, tre atleti italiani sono inseriti nei top runners: al via l’esordiente Sara Dossena, Emma Quaglia e l’iridato della montagna Francesco Puppi.
Al via alla Maratona anche Maurizio Lupi e Sandro Gozi, entrambi politici italiani, entrambi maratoneti, entrambi più volte a New York. È stato proprio Lupi a portare il collega per la prima volta alla Maratona della Grande Mela, e da allora la loro partecipazione è diventata una tradizione. Maurizio Lupi, Presidente di Ap, ha rivelato di essere alla sua decima Maratona e di avere l’obiettivo di portarla a termine insieme al figlio.
Appuntamento dunque oggi 5 Novembre alle ore trasmessa in diretta tv su RaiSport dalle ore 14.30 alle 18.10 (anche in streaming) e su Eurosport 1 dalle 15.15 alle 18.15.
Quest'anno la maratona di New York potrà vantare anche un triste record: il più grande dispiegamento di forze dell'ordine, come ha dichiarato il capo della polizia di New York, Carlos Gomez. Infatti dopo l'attentato terroristico a Manhattan c’e la paura che attacchi simili possano funestare anche uno degli eventi più attesi e seguiti, capace di attirare persone da tutto il mondo.
“Sono state prese anche delle misure per proteggerci che voi non vedrete” ha detto il sindaco Bill De Blasio, durante un collegamento televisivo, “Siamo fiduciosi che tutto andrà secondo i piani".
Il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, ha spiegato però più realisticamente che è impossibile "mettere in sicurezza tutto il percorso", che attraversa le cinque le grandi aree di New York. "È impossibile - ha detto alla CNN - avere barriere fisiche davanti a ogni singolo posto. Faremo il possibile".
Sarà moltiplicata non solo la sicurezza sulla strada, ma anche la presenza di squadre di sorveglianza sui tetti dei palazzi che costeggeranno il percorso. Aumentato ovviamente anche il numero di elicotteri che monitoreranno dall'alto.
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