Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, spiega preoccupato che “L’Europa sta vivendo una preoccupante fase di forte riduzione della materia prima legnosa causata dal proliferare delle centrali a biomasse che sta creando seri problemi all’industria continentale dei pannelli”.
Problema ancor più grave se si considera che nel lungo periodo la disponibilità di materia prima in Europa potrebbe essere addirittura inferiore ai già scarsi livelli che si registrano oggi.
“Alla recente assemblea della European Panel Federation – continua il dr. Fantoni - ho quindi accolto con grande favore la notizia dell’emendamento proposto da due europarlamentari italiani (Giancarlo Scottà e Oreste Rossi) che porterebbe a escludere dalle biomasse per la produzione di energia i prodotti forestali e altre tipologie di prodotti legnosi industrialmente o economicamente riutilizzabili o riciclabili per altri usi industriali. Anche qualora non dovesse passare ritengo che la strada sia quella giusta e noi continueremo a percorrerla fino al raggiungimento del risultato”.
Viene considerata molto positiva anche la recente decisione di chiudere, nel Regno Unito, l’impianto di Tilbury che consumava 2,4 milioni di tonnellate di legno all’anno. Dimostrazione che anche a livello europeo si sta incominciando a privilegiare una politica di incentivi che premia la piccola centrale a chilometro zero e non le grandi centrali.
Esiste purtroppo anche un calo della produzione causato dalla stagnazione dei settori dell’edilizia e dell’arredo, che riflettono il contesto economico europeo e i consumi pressoché fermi dei beni durevoli.