I malati di Alzheimer e di altre demenze sono oggi stimati piu di 36 milioni nel mondo, numeri destinati ad aumentare drammaticamente nel giro di pochi anni. Il morbo è la forma più comune di demenza senile, caratterizzata da un progressivo declino della memoria e di altre funzioni cognitive, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane.
Di fronte a questa emergenza sanitaria famiglie, medici, ricercatori, associazioni Alzheimer, istituzioni sanitarie, aziende pubbliche di servizi alla persona sono chiamati ad agire insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari. Nel nostro Paese è urgente migliorare i servizi creando una rete assistenziale intorno al malato e alla sua famiglia che non li lasci soli ad affrontare il lungo e difficile percorso della malattia.
CITY4AGE: PROGETTO EUROPEO PER CITTA’ AMICHE ANZIANI
E’ entrato nella fase di sperimentazione il braccio italiano di City4Age, progetto per costruire centri urbani dove l’anziano non si senta solo ma, sfruttando tecnologie quali smartphone, dispositivi indossabili e sensori, riesca a muoversi in autonomia, sia a casa sia in città. Si tratta di individui che ancora non hanno problemi seri di salute ma che vengono monitorati perché la loro età li rende a rischio di disturbi cognitivi e fragilità. La città pilota italiana è Lecce. City4Age, finanziato dal programma Horizon 2020 e coordinato dal Politecnico di Milano, è partito a dicembre 2015 e si concluderà a maggio 2018. Coinvolge 16 partner in tutta Europa e sei città pilota (Atene, Birmingham, Lecce, Madrid, Montpellier e Singapore). www.city4ageproject.eu
Come invecchiare con successo
Seguire uno stile di vita regolare e attivo favorisce il buono stato di salute mentale. Lo conferma uno studio apparso sul “Journal of Alzheimer’s Disease” condotto dal dottor Iso-Markku dell’Università di Helsinki: l’attività fisica aerobica, in particolare la corsa, agisce come fattore protettivo nei confronti del decadimento cognitivo dovuto all’invecchiamento. Sebbene i ricercatori non siano stati in grado di quantificare il tempo minimo utile a ottenere tale beneficio è possibile affermare che le persone sedentarie sono più esposte al rischio. www.j-alz.com.
DEMENTIA FRIENDLY COMMUNITIES
Il cambiamento é nelle nostre mani
Che cosa puoi fare tu perché anche la tua città, il tuo paese, il quartiere in cui vivi o il luogo in cui lavori possano diventare Comunità Amiche delle Persone con Demenza.
Innanzitutto, ciò che tu puoi fare è contribuire a diffondere la conoscenza della demenza per consentire a una persona che ora è (e si sente) isolata, di essere apprezzata e benvoluta nonostante la malattia. Ciascuno di noi é in grado di influenzare positivamente la vita quotidiana di una persona con demenza: nel suo quartiere e nella sua città. Un aiuto attento e prezioso, infatti, può fare la differenza nei confronti di quelle persone che si sentono fragili e vulnerabili o che stanno vivendo una condizione difficile a seguito della diagnosi di demenza. Da parte sua, la Federazione Alzheimer Italia con il progetto pilota di Abbiategrasso (vedi Notiziario n. 52) sta mettendo a punto, insieme ad Alzheimer’s Society, le linee guida ufficiali per creare le Comunità Amiche delle Persone con Demenza (Dementia Friendly Community) su tutto il territorio nazionale.
Che cosa fa una Comunità Amica delle Persone con Demenza?
Accoglie, comprende e coinvolge le persone con demenza. Questo significa rendere partecipi la popolazione di tutte le fasce d’età, le associazioni, le categorie professionali e le istituzioni con l’obiettivo di creare una rete. Una rete che sappia ascoltare, valutare e mettere in atto strategie concrete in grado di dare avvio a un processo di cambiamento sociale che renda il locale pubblico o quello privato, il quartiere, l’azienda di trasporti e la città nel suo complesso (con i suoi spazi e le sue iniziative) pienamente vivibile dalle persone che convivono con la demenza. Per raggiungere questo ambizioso progetto, che coinvolge diversi attori e richiede numerose azioni concrete, è necessario partire costituendo un gruppo di persone che diventino “amiche della demenza”. Persone che nel loro lavoro quotidiano possano contribuire a costruire una società attenta alla demenza, che permetta a chi è affetto da questa malattia di non vergognarsi delle proprie disabilità e di sentirsi accolto.
- Tags: XXIV Giornata Mondiale Alzheimer VI Mese Mondiale Alzheimer Organizzazione Mondiale della Sanità Alzheimer’s Disease International
- Categories: Culture Education Healthy Living