La denuncia parla di un crollo del 12% della produzione nei frantoi italiani, soprattutto a causa della siccità estiva solo in parte compensata dalle piogge di inizio autunno.
In calo anche il vino, che fa segnare un -6%. L’ultima vendemmia, in particolare, si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni, per un totale di appena 40 milioni di ettolitri. Anche in questo caso, spiega l’associazione degli imprenditori agricoli, le cause vanno ricercate principalmente nell’andamento climatico sfavorevole, con gelate invernali, siccita' estive e nubifragi in autunno.
L’ultimo raccolto poi ha fatto registrare anche una drastica riduzione di mele e pere, calate rispettivamente del 15,2% e addirittura del 34%. Questo fenomeno ha interessato la maggioranza dei paesi europei.
In flessione, inoltre, la produzione di pomodoro da conserva, che si è ridotta del 12% attestandosi intorno ai 4,4 milioni di tonnellate.
Sottolinea Coldiretti:
La produzione nazionale è in grado di garantire quest’anno attorno al
75% del fabbisogno alimentare degli italiani.
Il rischio maggiore è adesso quello di un aumento delle importazioni di ingredienti di diversa qualità da spacciare come made in Italy: parliamo di concentrato di pomodoro cinese, olio extravergine proveniente dalla Tunisia, mozzarelle ottenute a partire da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall’estero.
Assoluta necessita' quindi di intensificare i controlli e far rispettare l’obbligo, purtroppo ancora largamente inapplicato, di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate nelle produzioni alimentari. Rintracciabilita’ del prodotto quindi.
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