È una delle novità emerse dal vertice di maggioranza che si è svolto all’Acquario civico e che ha visto riunirsi la Giunta comunale, i consiglieri e i segretari cittadini dei partiti del centrosinistra e i presidenti dei Consigli di Zona.
La chiusura alle auto coinvolgerà piazza Castello (nel tratto tra le vie Quintino Sella e Minghetti), via Beltrami e via Ricasoli, che andranno a formare una nuova area pedonale di 15.800 mq, mentre rimarrà aperto al traffico il controviale, per non creare disagi ai residenti.
“Il modello sono le pedonalizzazioni «low cost» dell' ex Sindaco di New York Bloomberg - ha spiegato l’assessore alla mobilità, Pierfrancesco Maran -. Abbiamo tempo fino al 1 Maggio per realizzarla”.
Inoltre, l’assessore ha lanciato al mondo del design e della creatività un appello “che chiede di poter sperimentare nuovi arredi urbani e nuove modalità di socialità. Oggi la sfida è trasformare la riduzione del traffico seguita ad Area C in qualità della vita - ha concluso Maran - e le isole pedonali vanno in questa direzione”.
Dopo la pedonalizzazione di piazza Leonardo da Vinci e la riqualificazione di piazza Bernini, nelle prossime settimane saranno aperte anche le nuove isole pedonali di piazza Liberty, piazza Pio XI e via Marconi.
“Le priorità per la città - ha detto il sindaco Giuliano Pisapia lasciando la riunione - sono la mobilità e la vivibilità”.
A quanto riferito dal sindaco “l’elemento maggiore di novità, e speriamo di poterlo aprire il primo maggio a un anno da Expo, sarà la pedonalizzazione di piazza Castello, un progetto che renderà una parte della città ancora più attrattiva per i milanesi e i turisti”.
L’area ospiterà l’infopoint di Expo e i grandi eventi nel centro della città. La pedonalizzazione di piazza Castello richiede lievi interventi infrastrutturali necessari al funzionamento del sistema (corsia riservata in Foro Buonaparte, incrocio Lanza) e il bus 57 dovrà arretrare su Foro Bonaparte o su piazza Castello.
Fra gli altri temi trattati nella riunione, la destinazione delle somme che deriveranno dalla vendita delle quote di A2a. Pisapia ha annunciato: “Dopo un’ampia discussione in consiglio comunale con proposte diverse, abbiamo preso la decisione che la destinazione delle somme sarà affidata a una consultazione popolare. Da parte dell’opposizione ci sono già state proposte e ce ne saranno probabilmente altre” - ha detto Pisapia, indicando ad esempio interventi per le case popolari, opere per evitare le esondazioni del Seveso e riapertura di parte dei Navigli.
Ancora non definite le modalità della consultazione, proposta dal Presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo quando l’aula ha esaminato la delibera sulla vendita delle quote. Il percorso indicato è in una prima fase di discussione in consiglio, con una selezione delle proposte presentate, per poi passare ad interpellare tutti i cittadini.
“Il fatto che ci sia una consultazione popolare e che siano i milanesi a decidere, penso sia un segnale importante per rafforzare quel rapporto fra istituzione e milanesi, che qualcuno dice si è indebolito ma che io credo continui a essere fiorente” ha commentato Pisapia.
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