A poco meno di un mese dall'inaugurazione la 48esima edizione di Vinitaly, la Fiera piu’ famosa e importante al mondo dei vini, ha gia’ superato i 100mila metri quadrati netti venduti.
Le richieste di partecipazione superano le aree disponibili, questo grazie anche al nuovo padiglione dedicato a Vininternational, International Wine production, che rende per la prima volta organica la presenza degli espositori esteri all'interno di un padiglione che ne ospita più di 70 dai principali Paesi produttori.
La fiera ha investito un milione di euro per promuovere Vinitaly all'estero e per l'incoming di buyer a Verona durante la manifestazione, in particolare dai Paesi indicati dagli espositori nell'indagine realizzata dopo Vinitaly 2013: Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina sono stati i mercati più richiesti. “L'incoming – aggiunge Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere – è la vera scommessa di Vinitaly e su questo ci giochiamo le chance di leadership mondiale”.
Il focus sulle relazioni con l'estero che caratterizza il Vinitaly 2014 si sostanzia anche con la nuova area per il b2b International Buyers Lounge.
Di grande interesse anche il nuovo salone Vinitalybio (padiglione 11), organizzato in collaborazione con Federbio e pensato per dare visibilità ai vini biologici certificati.
Organizzato da Vinitaly International anche Opera Wine, il grande tasting "Finest italian wines, 100 great producers", che si svolge nel Palazzo della Gran Guardia a Verona alla vigilia dell'inaugurazione di Vinitaly, realizzato in collaborazione con Wine Spectator.
In contemporanea con Vinitaly si svolgono altre due esposizioni: Sol&Agrifood, la rassegna dell'agroalimentare di qualità, ed Enolitech, che oltre ai mezzi tecnici per la produzione di vino e olio extravergine di oliva propone bicchieri, accessori e attrezzature per la cantina e l'enoteca, presentati dalle più prestigiose aziende del mondo.
"Il comparto del vino è una nuova frontiera industriale di grande opportunità e va in controtendenza in tempi di crisi, con un appeal crescente sui mercati esteri - sottolinea Riello - Il comparto ha una grande energia e sta attraendo i giovani imprenditori. Le aziende nate nel nuovo millennio sono oggi il 40% del totale, sono aumentate del 15% negli ultimi quattro anni e una su dieci è guidata da un imprenditore under 40".
"Saremmo certamente tutti più contenti se il Pil nazionale crescesse come il vino – ha osservato il direttore generale di VeronaFiere, Giovanni Mantovani - e lasciatemi dire che Vinitaly ha dato il suo contributo nel sostenere la crescita del comparto".
Alcuni dati rilevati da Iri sulle vendite di vino in Italia: nella grande distribuzione nel 2013 si è registrato un calo delle vendite, in quantità, del 6,5% ma una crescita del fatturato del 3,1%. Sul fronte internazione sembra vada molto meglio: l'export dovrebbe superare il record dei 5 miliardi.
A proposito del Palazzo della Gran Guardia a Verona:
Si trova in Piazza Bra, una tra le più importanti piazze veronesi.
Il palazzo della Gran Guardia fu disegnato dall'architetto Domenico Curtoni, allievo del Sanmicheli, per dare alla città un luogo dove poter passare in rivista le truppe nei giorni di pioggia e perché l'Accademia dei Filotimi avesse un luogo coperto dove tenere i propri esercizi cavallereschi.
L'edificio prese il nome dalla sua posizione, a un'estremità di piazza Bra, il grande slargo antistante l'Arena e chiuso dalle mura trecentesche che vennero inglobate nella fabbrica, di "guardia" appunto, all'anfiteatro romano.
L'area di fronte all'Arena era ormai uno spazio abbandonato. Anche per rimettere in ordine questa zona della città si diede vita al grandioso progetto. La scalinata di accesso che oggi si trova di fronte all'imponente edificio fu aggiunta in seguito, quando ripulita la piazza dall'"immondizia", l'ingresso si ritrovò più alto di quasi due metri. I lavori proseguirono a periodi alterni, si arrestarono nel 1614 per mancanza di fondi e solo nel 1819 sotto la direzione di Giuseppe Barbieri, nuovo erede della tradizione architettonica veronese e autore del Palazzo Barbieri che porta il suo nome sull'altro lato della piazza, ripresero. La facciata della Gran Guardia fu completata nel 1820. L'interno tuttavia fu terminato solo nel 1836.
La Gran Guardia ben rappresenta l'evoluzione dell'architettura veronese, eredità dell'originario classicismo del Sanmicheli per concludersi con la ripresa dei valori architettonici rinascimentali in chiave neoclassica.
Dopo un lungo restauro la Gran Guardia è oggi un moderno centro espositivo polifunzionale, con sale conferenze, spazi per l'allestimento di mostre, ecc. Nel 2006 vi si è tenuta la grande mostra per il cinquecentennale della morte del Mantegna e sono in programma per il futuro numerosi altri eventi espositivi tra cui appunto l’atteso Opera Wine realizzato, come gia’ detto sopra, in collaborazione con Wine Spectator.
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