Certamente uno sforzo comune deve accompagnare tutti noi per determinare nel Mezzogiorno e nel caso specifico in Calabria quelle condizioni indispensabili per favorire crescita, sviluppo socio-economico ed un conseguente aumento dell’occupazione. Occorre dare ai giovani la possibilità di guardare al futuro con maggior ottimismo nel vedere realizzate nella terra natale le loro legittime aspirazioni. Ed è proprio per centrare tali obiettivi che la presentazione di una mozione unitaria tra le forze politiche,che verrà discussa alla Camera dei Deputati ponendo al centro dell’attenzione la questione Calabria, è la via migliore per creare le condizioni volte a raggiungere i risultati sperati. Questo per vari motivi, sia perché è necessario intervenire in maniera compatta per creare nel più breve tempo possibile le condizioni tese ad affrontare le emergenze calabresi, sia perché, in questo particolare momento, i cittadini non giustificherebbero un diverso atteggiamento della classe politica. E’ a loro che dobbiamo rispondere con il nostro operato e, nello stesso tempo, siamo noi che dobbiamo renderci interpreti delle loro esigenze. Non ci si può perdere in inutili diatribe e contrapposizioni che i cittadini calabresi, viste le difficoltà quotidiane che si trovano ad affrontare, non percepirebbero sicuramente come un dato positivo se si ha veramente a cuore lo sviluppo della nostra Regione. Quindi è necessario mettere un freno anche al vezzo di vantare primogeniture sollevate nel caso concreto, in merito a chi ha posto per primo l’attenzione su una questione o un’altra,e lavorare intensamente, e, soprattutto in maniera efficace, per i cittadini e per la Calabria. Le risposte devono arrivare attraverso un senso di responsabilità comune, l’emergenza da affrontare soprattutto sul fronte dell’occupazione è tale che non ci si può perdere in discussioni e contrapposizioni sterili, saranno i cittadini successivamente con il voto ad emettere il loro insindacabile giudizio. Nessuno slogan da campagna elettorale avrebbe appeal in questo determinato momento tra i nostri corregionali, la cui intelligenza non può essere offesa in tali modi. Mi riferisco naturalmente a tutte le espressioni politiche che ritengono opportuno virare in tale direzione. Non ne faccio un discorso di parte o di appartenenza. Mi auguro che nei periodi a seguire si evitino dichiarazioni tese a favorire questo modo di fare ed invece si lavori duramente e tenacemente per programmare i risultati sperati. Con le diverse mozioni presentate nei giorni scorsi, secondo la corretta logica dell’agire in maniera democratica, si sono espresse le differenti linee d’azione e di intervento dei partiti, ravvisando in alcuni aspetti dei tratti comuni ed in altri divergenze, sui modi di affrontare la questione Calabria. Ma ora si è resa giustamente necessaria una sintesi tra le diverse posizioni con la presentazione di una mozione unica,tutto ciò per determinare un intervento più rapido ad iniziare dalla fase programmatica. Diviene a questo punto indispensabile che in questo scorcio finale di legislatura vengano poste le basi sia per determinare nuovi interventi per la Calabria che per continuare anche i percorsi virtuosi precedentemente intrapresi, con l’impegno che quando è stato o verrà ad essere determinato venga capillarmente portato a compimento da chiunque sarà chiamato a governare il Paese dopo le politiche del 2013. Ci sono delle necessità di estrema rilevanza che devono essere aggredite per superare il gap che separa il Mezzogiorno e la Calabria dal resto dell’Italia. Mi riferisco alla situazione infrastrutturale legata ai trasporti. E’ giusto, infatti, mettere i territori nelle stesse condizioni nel determinare sviluppo e creare quelle situazioni indispensabili per dare slancio all’economia, favorire nuovi insediamenti produttivi ed incrementare il turismo. Un sistema di trasporti efficiente è indispensabile per determinare queste condizioni dirette a creare ricchezza. Ed allora è necessario puntare sulla viabilità, su interventi importanti sulla statale 18 e 106, come è importante che il completamento della Salerno – Reggio Calabria rispetti la scadenza del 2013. Allo stesso modo è importante che l’alta velocità su linea ferrata venga portata fino a Reggio Calabria. Migliorare la viabilità interna significa creare una regione dinamica, dove ogni luogo diventa più facilmente raggiungibile e, nello stesso tempo, occorre puntare e potenziare importanti infrastrutture quale l’aeroporto di Lamezia Terme, porta d’ingresso della Calabria, ed il Porto di Gioia Tauro. Il lavoro di risanamento compiuto in questi anni dalla Giunta Scopelliti, mediante tagli agli sprechi ed un’attenta programmazione, non va penalizzato ma va incentivato attenuando la rigidità di un piano di rientro sulla sanità che deve capire gli sforzi fatti fino a questo momento in tal senso e deve mettere nelle condizioni la Regione di poter garantire i servizi essenziali ai cittadini. Se è in itinere un cammino fatto di rigore e sacrifici questo non può subire ulteriori penalizzazioni. L’agricoltura ed il turismo meritano una particolare attenzione: è proprio dalle risorse inespresse che bisogna far leva per dare uno slancio in termini di sviluppo economico ed occupazionale e creare, così, nuova ricchezza. La Calabria, infatti, pur nelle sue innumerevoli bellezze ed importanti tradizioni storico – culturali ha parecchie risorse inespresse che possono essere “utilizzate” dallo Stato per produrre un effettivo beneficio, non solo a questo magnifico lembo di terra dello stivale ma a tutto il Paese. Per realizzare tutto questo è necessaria una condizione fondamentale: bisogna carpire quegli aspetti positivi che si sono venuti a creare in questi anni, non affossarli per mere logiche politiche, e da questi partire per il rilancio del territorio. Serve un’onestà intellettuale che non sia finalizzata a scopi politici ma che abbia come unico scopo il bene della Calabria e dei calabresi.
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