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Focus su integratori e multivitaminici nella prima giornata di Pianeta Nutrizione & Integrazione alle Fiere di Parma

Giorgio Vecchiato By Giorgio Vecchiato | May 20, 2013 | Italy

Parma, 17 maggio 2013 - La prima giornata di Pianeta Nutrizione & Integrazione alle Fiere di Parma ha visto come protagonista il settore degli integratori e dei multivitaminici.

 “Più di metà della popolazione americana assume un integratore alimentare e tra questi i multivitaminici sono quelli più diffusi - ha spiegato Howard Sesso, dell'Harvard Medical School e Brigham and Women's Hospital di Boston, uno dei principali autori del “Physicians' Health Study II” (Phs II), uno studio promosso e finanziato dall'Istituto Nazionale di Sanità americano

Lo studio durato 14 anni, che a Parma ha presentato per la prima volta alla comunità scientifica italiana i risultati del trial,  ha coinvolto unicamente volontari di sesso maschile e ha consentito di valutare l'impatto dell'integrazione multivitaminica nella prevenzione primaria di alcune gravi patologie croniche, in particolare sono emerse evidenze positive e significative rispetto al cancro.

“Nei soggetti che assumevano il multivitaminico - ha continuato Howard Sesso - è stata riscontrata una riduzione pari all'8% del rischio di tumore rispetto al gruppo trattato con placebo e la riduzione arriva al 12%  se non si considerano i tumori della prostate”.

Oltre 14mila medici americani maschi, di età superiore ai 50 anni hanno assunto giornalmente, dal 1997 al 2011, un integratore alimentare multivitaminico e multiminerale fornito dalla Pfizer Consumer Healthcare.

E secondo i dati gennaio-dicembre 2012 Nielsen Market Track Healthcare per FederSalus in Italia sono state vendute 140,7 milioni di confezioni di integratori per un valore pari a 1.908,7 milioni di euro, quindi una maggiore attenzione agli stili di vita e alla propria salute per 2 italiani su 3.

Si è trattato principalmente di fermenti lattici, integratori per il controllo del peso, integratori  salini,  multivitaminici,  acquistati  prevalentemente  in  farmacia  (111,2 milioni di confezioni).


I Presidenti del Comitato Scientifico di Pianeta Nutrizione, Prof. Sergio Bernasconi e Prof. Michele Carruba,  hanno tenuto a evidenziare che è  scientificamente dimostrato che carenze,  anche minime, di micronutrienti essenziali come le vitamine e i minerali, possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di numerose patologie croniche (diabete, obesità, osteoporosi, anemia, etc.).

“Una dieta alimentare completa ed equilibrata può assicurare all’organismo il corretto apporto di questi elementi, così importanti per la nostra salute. Purtroppo anche recenti indagini condotte sulla popolazione italiana confermano che la maggioranza delle persone ha difficoltà a seguire una dieta sana tutti i giorni e non sempre riesce, per esempio, ad assumere la giusta dose di frutta e verdura. Nella popolazione infantile questo dato è ampiamente confermato e colpisce il  fatto che il minor consumo di frutta e verdura avvenga nel Sud Italia che è la zona di maggior produzione.

Il problema delle carenze nutrizionali, con i rischi ad esse associate, risulta essere particolarmente diffuso nella popolazione più anziana. In questi casi, è necessario intervenire modificando le abitudini alimentari e, ove opportuno, ricorrendo anche al supporto aggiuntivo offerto dagli integratori.”


Anche il Sen. Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI) ha sottolineato  il ruolo del farmacista che deve operare in sinergia con i medici e gli specialisti infatti: “Il farmacista può  offrire a sua volta un contributo prezioso alla diffusione di queste strategie preventive, fornendo una corretta informazione e collaborando al controllo dello stato di salute della persona, che parta dalla prevenzione e non aspetti l’emergere di un bisogno terapeutico.”

 A fronte del progressivo aumento dell’età media della popolazione e di aspettative di vita sempre più lunghe, la promozione della salute e della prevenzione in particolare nella fascia d’età adulta e intorno ai 50-60 anni, si configura sempre più come una priorità sanitaria, anche in un’ottica di risparmio sui costi terapeutici ed assistenziali. Il medico di famiglia che spesso è il primo referente per questa tipologia di pazienti è chiamato a svolgere un ruolo chiave su questo fronte.”ha spiegato il dottor Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale - “L’adozione di stili di vita sani, di movimento fisico adeguato e di una dieta il più possibile bilanciata e completa, a cui può aggiungersi anche l’impiego di un integratore multivitaminico pensato per compensare le specifiche esigenze nutrizionali di questa fascia d’età quando la sola alimentazione si rivela insufficiente, rappresentano dei veri e propri strumenti di prevenzione che il medico di base ha l’opportunità di prescrivere ai propri pazienti, per promuovere il loro benessere e ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche.”



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