Saturday, 07 September 2024

CONCLUSA LA PRIMA EDIZIONE DI CITYTECH a Milano.

Luciana Vecchiato By Luciana Vecchiato | November 06, 2013 | Italy

Obiettivo raggiunto nella due giorni dedicata alle tecnologie per la “mobilità nuova” nelle città moderne.

Alla Fabbrica del Vapore di Milano (28 e 29 Ottobre scorso) sono state sviscerare le tematiche più innovative per ripensare il paradigma della mobilità per le città del terzo millennio.

Citytech si e’ confermata estremamente positiva  per discutere, analizzare e proporre soluzioni innovative  che potessero concretamente far fare dei passi avanti alle nostre città, congestionate dal traffico e afflitte dall’inquinamento.

Tutti questi ingredienti hanno reso Citytech un appuntamento utile e concreto per gli operatori del settore, pubblico e privato, che in due giornate hanno potuto aggiornarsi, confrontarsi sulle tematiche e le soluzioni più innovative anche a livello internazionale, e discutere della cosiddetta “mobilità nuova” per reinterpretare lo spazio, la qualità della vita e il rapporto della città con i suoi abitanti.

Cosi’ nella città di domani si potrebbe andare al lavoro sulla cabina di una funivia. Un’opzione che cambierebbe  la consueta prospettiva dei trasporti via terra e guarda al cielo. Si serve dell’aria rispettandola perché non emette gas tossici. Questo modo di spostarsi è stato uno dei temi della prima edizione di Citytech a Milano dove si è discusso delle diverse declinazioni della nuova mobilità.

La prima funivia urbana in Italia potrebbe gia’ essere attivata a Genova. Il progetto ha superato buona parte della trafila burocratica ed è stato inviato all’Unione europea per ricevere finanziamenti.

A Roma da dieci anni si parla di una funivia ma il progetto ha incontrato lo stop della Sovrintendenza dei Beni Culturali.

Il Comune di Segrate, ad esempio,  vorrebbe una via di collegamento più snella verso Milano per essere un po’ meno hinterland e un po’ più città.

 Ma Carlo Iacovini di Click utility on Earth, società di consulenza che ha organizzato il meeting sulle funivie di Citytech, ha detto che ci sarebbero anche altre città in Italia adatte a questo tipo di trasporto come Torino, Bologna e Bergamo, simili geograficamente alle città estere dove le funivie sono già utilizzate a livello urbano.

In Italia le funivie sono utilizzate esclusivamente in montagna, mentre nel resto del mondo si stanno diffondendo o sono in corso progetti per realizzarle nel giro di pochi anni.

Parigi ne avrà una nel 2015. A Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012 ne è stata realizzata una con una sponsorizzazione milionaria per collegare il villaggio olimpico.

Ad esempio in Sudamerica, Rio de Janeiro,  una funivia collega un quartiere residenziale esterno con il centro.

A Medellin, in Colombia, dal 2006 una funivia congiunge la periferia alla città e trasporta 6 mila passeggeri all’ora.

L’obiettivo nei nuovi progetti è legato all’uso delle fonti rinnovabili. Fa da esempio il caso virtuoso di Londra, con impianti fotovoltaici nelle stazioni di arrivo.

Inoltre il  Presidente della Creative urban projects e considerato il massimo esperto di funivie urbane, Steven Dale, ha spiegato: “Le funivie possono essere installate in modo relativamente veloce ed economico rispetto ad altri tipi di sistemi di transito fissi. Sono sicure e silenziose. A differenza di altre tecnologie di trasporto alternative possono contare su una storia di successi in tutto il mondo.  Si possono realizzare stazioni  a terra o sopraelevate, come a Singapore”.

Ma le funivie urbane possono rovinare il paesaggio? Iacovini non ha ignorato  la difficoltà e ha ribadito: “È il maggiore problema, specie in Italia”.

Più ottimista Steven Dale: “Come ogni infrastruttura possono essere belle o brutte in base ai gusti di ognuno. Un design di qualità è necessario per assicurarsi che si armonizzino al conglomerato urbano nel modo più delicato possibile”.

Barbara Covili, Amministratore Unico di Clickutility on Earth, ha espresso la sua soddisfazione: “Tanti e molto interessanti i contributi e i progetti presentati dai diversi attori coinvolti. Citytech si conferma “incubatore di idee” per portare a confronto i maggiori esponenti del settore della mobilità, pubblico e privato, con l’obiettivo comune di  ripensare i sistemi di trasporto, gli spazi e la connettività delle nostre città, in modo funzionale alle strutture produttive e sociali del XXI secolo.  E’, infatti, solo da un’azione comune, promossa da tutti gli attori interessati, che si può delineare una strategia vincente che ci aiuti a definire la mobilità del terzo millennio”.


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