Credetemi sulla parola....ogni giorno devo pungermi il dito per misurare la glicemia e non mi diverto!
Ma l’altro giorno ho trovato una notizia che mi ha entusiasmato!!!
Un ingegnere italiano, che purtroppo non lavora in Italia (sigh..) ma negli Stati Uniti alla Brown University di Providence, sta sviluppando un nuovo misuratore della glicemia attraverso la saliva.
Domenico Pacifici, questo e’ il nome dell’ ingegnere catanese, ha messo quasi a punto un apparecchio specialissimo: un sensore a base di migliaia di minuscoli “interferometri plasmonici” (? direte voi) che posti su di un biochip sono in
La “plasmonica di superficie”: e’ una scienza che studia l'interfaccia fra luce e metallo, indagando su che cosa accade quando un fascio luminoso colpisce una superficie metallica e i suoi elettroni.
La spiegazione scientifica e’ molto complessa e a noi tutti, che ogni giorno dobbiamo sottoporci a questo piccolo trauma di una serie di punturine anche se microscopiche per conoscere il valore della nostra glicemia, poco importa.......quello che conta sara’ il risultato di questa importante ricerca!
Gli ingegneri sono già al lavoro sul prototipo definitivo per la misurazione del glucosio che potrebbe essere solo uno dei composti valutabili nella saliva con gli interferometri plasmonici.
Questi biochip, molto piccoli e maneggevoli, potrebbero essere usati anche per il dosaggio di biomarcatori multipli facendo misurazioni in parallelo e tutte in una volta.
Il sensore potrebbe poi rivelarsi utile anche per molte altre applicazioni come ad esempio per rilevare sostanze pericolose nelle acque. Insomma, le prospettive sono molte e interessanti: forse presto avremo davvero il glucometro “da bocca”. Potremo cosi’ dire addio alle punture.
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